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La sterilità Nella cagna la sterilità si osserva abbastanza di frequente ed è dovuta a molteplici cause, spesse volte di difficile rilievo, in quanto possono sfuggire anche al più diligente degli osservatori. Più salienti sono quelle che si possono riscontrare per insufficiente sviluppo delle ovaie. Le cagne non possono concepire nei casi di difetti generali di sviluppo, di conformazione dell'utero, della vagina, della vulva, nella presenza di tumori, di metrite o vaginite. Anche l'obesità può essere causa di sterilità nei soggetti abitualmente dimoranti in ambienti sedentari in città. Nei casi in cui si osserva una sterilità tipica funzionale in soggetti senza apparenti anormalità, si deve dedurre che una particolare disfunzione del ciclo ovarico sia l'unica causa plausibile. Per combattere la sterilità è necessario poter conoscere a fondo la causa per poterla debellare con mezzi terapeutici consigliati dal medico veterinario. In qualche soggetto si può rilevare una sterilità senza che emerga una causa apparente; in tali casi un trattamento vitaminico con vitamina E (cosiddetta della fecondità), da iniziarsi almeno due mesi prima della comparsa dei regolari calori, può giovare allo scopo prefisso, di favorire cioè la fecondazione. L'aborto Si definisce aborto il feto espulso che non ha acquistato lo sviluppo necessario per poter vivere di vita propria. La non vitalità del feto distingue appunto l'aborto dal parto prematuro in cui il feto, nato innanzi tempo ma assistito e curato intensamente, può raggiungere l'età adulta, mentre nell'aborto la morte colpisce nella quasi totalità dei casi. La provocazione dell'aborto è talvolta voluta per la cagna che si è incidentalmente accoppiata con un cane di altra razza, per cui non si desidera avere cuccioli non puri. Si provoca e si ottiene l'aborto con la somministrazione di ecbolici, atti a favorire l'espulsione del contenuto dell'utero, sotto forma di pillole, in base a varie e particolari ricette galeniche. Agli ecbolici oggi si preferiscono gli stimolanti opoterapici e gli stilbenici, da usarsi precocemente (nei primi 10 giorni) e a dosi elevate (10-20 mg.). L'aborto sporadico è dovuto a cause banali o accidentali. L'aborto in genere è dovuto a una alterazione dell'ovulo divenuto nel frattempo corpo estraneo che sarà espulso dall'utero integro, oppure ad alterazione dell'utero stesso non più idoneo a trattenere il suo contenuto, sia malato o indenne. Le cause che possono provocare l'aborto sono molteplici:
Le conseguenze dell'aborto sono sempre gravi in quanto i feti sono irrimediabilmente perduti, con esito negativo anche sulle mammelle che avrebbero dovuto mantenere la loro attività lattifera. dall'istante in cui lo spermatozoo penetrato nell'ovocellula si unisce ad essa, ha inizio il periodo della gravidanza, durante il quale nell'utero si organizzano i nuovi individui, capaci poi di vivere di vita indipendente. Molti fattori però (fisici, alimentari, ambientali) possono interrompere il decorso normale della gravidanza, causando cioè l'aborto. Sotto questo aspetto, il proprietario di una cagna gravida, principalmente nella prima metà della gravidanza, deve avere le migliori cure di assistenza e di riguardo al fine di evitare alla gestante pericolosi incidenti e irregolari abitudini di vita, di alimentazione e di ambientazione. Prodotti repulsivi per allontanare i maschi dalla femmina gravida Nella prima metà della gravidanza, la cagna può essere ancora disturbata dalle affettuose e insistenti moine del maschio. Al fine perciò di poter eliminare eventuali emanazioni atte al richiamo del maschio, si usano in genere gli stessi prodotti usati per occultare i normali calori. In pratica, oltre ai soliti prodotti deodoranti da usarsi localmente ed esternamente nelle vicinanze degli organi genitali, si consiglia la somministrazione di clorofilla (contenuto verde delle piante) che per le sue proprietà deodoranti riesce sufficientemente efficace nella pratica quotidiana. Secondo alcuni autori, la clorofilla in compresse va somministrata alla dose di circa mg 3-4 al giorno per ogni chilogrammo di peso vivo, ottenendo risultati soddisfacenti. a cura di Federico Vinattieri
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