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Malattie
infettive
Schema
riassuntivo delle principali malattie infettive
Tubercolosi
È una
malattia poco diffusa, richiede un’accurata attenzione perché trasmissibile
all'uomo. Le sue vittime sono cani in cattive condizioni di nutrizione.
Responsabili del contagio sono altri animali, anche di specie diverse, e in casi
rari ed estremi l’uomo. La localizzazione più diffusa è quella polmonare. I
sintomi di questa malattia più caratteristici sono tosse, febbre, respiro
difficoltoso, dimagrimento.
Per una diagnosi precisa si ricorre a specifici accertamenti di laboratorio
(esami radiologici ecc.).La pericolosità di questa malattia ne sconsiglia la
cura: la legge impone giustamente l’immediato abbattimento dell'animale.
Piroplasmosi
È
una malattia che potremmo definire stagionale in quanto compare per lo più nei
mesi primaverili-estivi quando compaiono le zecche che ne sono il vettore.
Leptospirosi
È
una malattia abbastanza comune all'uomo e a molte specie animali. Nel cane
ritroviamo due tipi di leptospira: la canicola e la itteroemorragica. La fonte
più comune di contagio è rappresentata da topi e ratti che inquinano con le
loro urine le acque stagnanti in cui i cani vanno a bere o l'ambiente.
I sintomi clinici sono
molteplici: i più comuni sono astenia con debolezza estrema del treno
posteriore, interessamento renale spiccato, gastrite con vomito, diarrea talora
emorragica, dolorabilità dorso-lombare diffusa e ittero nel corso della forma
itteroemorragica. Dopo una fase iniziale con temperatura molto elevata può
comparire addirittura ipotermia. La mortalità è bassa nelle forme di
leptospirosi canicola, mentre è molto elevata nella forma itteroemorragica .Una
profilassi indiretta si attua impedendo ai cani da caccia di bere nelle
pozzanghere ed effettuando un'accurata derattizzazione della zona in cui vive
l'animale. La vaccinazione, ripetuta ad intervalli di 6-8 mesi, offre le
migliori garanzie di prevenzione, specialmente in zone dove la malattia è
frequente. La terapia antibiotica è efficace se la malattia è colta nella fase
iniziale; molto più rare sono le guarigioni nelle forme già avanzate.
Malattie
Virali
Cimurro
È
la malattia che attualmente miete più vittime tra i cani. Il responsabile è un
virus veicolato per varie vie, soprattutto quella aerogena.La sintomatologia può
essere abbastanza varia, a seconda dell'apparato colpito.Nei cuccioli è
frequente la localizzazione intestinale: compaiono inappetenza, disidratazione,
diarrea emorragica. La forma nervosa è la più subdola e pericolosa poichè
appare talvolta quando il cane sembra già guarito. È caratterizzata da
depressione, movimenti incoordinati, convulsioni di tipo epilettiforme. L'esito
è in genere infausto; se l'animale sopravvive può restare menomato da tremori
spastici (specie di tic nervosi) localizzati.
Un'altra localizzazione frequente è quella a carico del sistema respiratorio,
responsabile di bronchiti o broncopolmoniti, e a carico delle congiuntive e
della mucosa nasale che appaiono arrossate e ricoperte di muco.La terapia, a
base di antibiotici, serve soltanto a bloccare i germi di irruzione secondaria,
non il virus del cimurro. Perciò si raccomanda la vaccinazione preventiva, che
stimola la produzione, da parte dell'organismo animale, di particolari sostanze
dette anticorpi in grado di neutralizzare l'azione del virus.Va tenuto presente
che la comparsa di un tasso sufficiente di anticorpi avviene a 7-10 giorni di
distanza dall'intervento vaccinale.Esistono numerosi preparati commerciali in
cui il vaccino per il cimurro è associato a quello dell'epatite infettiva,
talora a quello della leptospirosi.
Gastroenterite
infettiva del cane
È
una malattia comparsa recentemente nel nostro paese: le prime segnalazioni
risalgono al1979.Come tutte le
forme morbose di nuova introduzione ha causato, nella fase iniziale, numerose
vittime soprattutto nei giovani.Ne è responsabile un virus che colpisce
l'apparato digerente: il sintomo prevalente è il vomito, seguito da diarrea
emorragica. L'animale si disidrata rapidamente e presenta intensa dolorabilità
alla palpazione a livello gastrico.Il periodo di incubazione varia da 3
a 10 giorni; I'esordio è brusco, con i sintomi descritti sopra; nei casi
favorevoli la malattia si risolve nell'arco di 4-7 giorni.La mortalità si
verifica soprattutto nei cuccioli e cuccioloni, più raramente negli adulti.Le
condizioni generali del soggetto giocano un ruolo importante ai fini della
guarigione: animali debilitati da parassitosi o in scadente stato di nutrizione
hanno minori possibilità di sopravvivenza .La tempestività nell'intervento
terapeutico può contribuire notevolmente alla guarigione: è indispensabile
l'opera del veterinario.Negli ultimi tempi si è assistito ad una diminuzione
dell'incidenza dei casi di gastroenterite infettiva.Attualmente sono disponibili
vaccini specifici mediante i quali i cuccioli possono essere immunizzati.
Epatite
infettiva
Malattia
a decorso acutissimo nel cucciolo, talvolta è inapparente nell'adulto e nel
cucciolone. I sintomi sono in
parte sovrapponibili a quelli del cimurro con manifestazioni più attenuate.
Compare, come residuo della malattia, I'opacamento corneale che guarisce dopo
qualche tempo.Nei canili è tipica la morte improvvisa dei cuccioli, mentre rara
è la mortalità nell'adulto. Anche per questa malattia è opportuno ricorrere
alla vaccinazione profilattica, associata a quella del cimurro.
Tosse
dei canili
Colpisce
di preferenza i cani tenuti in
pensione. È una tosse stizzosa, afona, secca, che qualche volta provoca il
vomito. In genere la forma è afebbrile, a decorso benigno. esiste il
vaccino (la tosse dei canili è causata da virus -sprt adenovirus- e batteri);i
vaccini danno buoni risultati.
Rabbia
Eziologia: rhabdovirus. Malattia infettiva contagiosa sostenuta da un virus neurotropo,
trasmissibile tramite la saliva infetta. Può colpire anche l'uomo. Il cane è
sempre stato considerato il maggior responsabile della trasmissione della
malattia. Tuttavia molti animali di altre specie possono veicolarlo.La difficoltà
nel debellarla è data dal fatto che numerosi animali selvatici, prima fra tutti
la volpe, sono un serbatoio della malattia. Inizialmente i sintomi sono
piuttosto vaghi, consistendo in una modificazione del carattere con 'tristezza o
allegria improvvisa. Subentra poi una tendenza ad abbaiare o mordere qualsiasi
cosa.Alcuni soggetti non presentano questi sintomi, sono insensibili e stanno a
bocca aperta. AI culmine della malattia il cane presenta alluci nazioni e
inghiotte gli oggetti più svariati. Una paralisi progressiva, che inizia dagli
arti posteriori, lo porta infine a morte.Il veterinario e gli uffici sanitari
debbono attenersi in caso di cane morsicatore o morsicato a particolari
disposizioni legislative al fine di adempiere ad Una efficace azione di
profilassi.
Malattie
Parassitarie
Parassiti
esterni: (pulci, pidocchi,
zecche) succhiano il sangue e provocano danni locali con irritazione e prurito.
Possono trasmettere anche malattie.
Parassiti
interni: le più comuni
parassitosi del cucciolo sono quelle dovute a vermi rotondi (nematodi)
intestinali (ascaridi), da cui i cuccioli sono quasi sempre colpiti.
Parassitosi
intestinale
Le
verminosi del cane sono imputabili a numerosi tipi di parassiti: li
suddivideremo in due categorie, a ciclo diretto, che passano cioè direttamente
da animale ad animale, e a ciclo indiretto, quando prima di infestare nuovamente
il cane avviene un passaggio su un cosiddetto “ospite intermedio” (coniglio,
pecora, pulce ecc.) su cui compiono una parte
del loro ciclo vitale.Tra i più diffusi si annoverano gli ascaridi che sono
grossi vermi bianchi che vivono nell'intestino tenue.Esistono
due vie di infestazione: una è rappresentata dall'uovo del parassita che si
trova nel terreno, l'altra dalla larva migrante attraverso la cute.
Parassiti
a ciclo indiretto: Tra i vermi detti piatti si annoverano le tenie. Va premesso
che non si trasmettono direttamente da cane a cane, poichè possiedono un ciclo
indiretto passando attraverso un ospite intermedio. Il parassita adulto vive
nell'intestino del Cane ed emette delle proglottidi (segmenti ben visibili nelle
feci) che contengono delle uova. Se queste sono ingerite dall'ospite si
sviluppano su di esso, diventano larve e a questo punto possono infestare il
cane. I cani
sono infestati principalmente dalle tenie pisiforme,cucumerina ed
eccezionalmente dall'echinococco.Mentre per le prime due il ciclo è
rappresentato rispettiva mente da coniglio-cane e da pulce-cane, per I'echinocco
si realizza attraverso I'ingestione di carni bovine e ovine infestate. Anche
l'uomo può essere colpito da echinococcosi con gravi conseguenze.La
prevenzione delle teniasi può essere attuata evitando di somministrare al cane
viscere di coniglio o lepre (tenia pisiforme),disinfestandolo periodicamente
dalle pulci (tenia cucumerina), utilizzando carni cotte (tenia echinococco).A
proposito di quest’ultima, stante la sua pericolosità per l'uomo, sarà
opportuno, nelle zone infette, anche una profilassi diretta sull'animale con la
periodica somministrazione di farmaci.
Parassiti
a ciclo diretto: L'uovo ha un guscio resistente che gli consente di sopravvivere
per anni; inoltre aderisce, perché appiccicoso, al pelo e alle zampe del cane
che 10 assume leccandosi.Le
larve che nascono dalle uova ingerite migrano attraverso i tessuti e come tali
rimangono così somatizzate.Se
una femmina infestata è gravida, le larve migranti raggiungono il cucciolo per
via placentare alla quarta settimana di gravidanza.
Dopo la nascita gli ascaridi maturano nell'intesti no del neonato e
successivamente iniziano a deporre le uova .Poiché non tutte le larve migrano
da una cagna, questa può infettare cucciolate successive con la stessa modalità
Finche dispone di larve infestanti.Alcune di esse migrano attraverso le
ghiandole mammarie e di qui infestano nuovamente i cuccioli che vengono
allattati. I vermi sono innocui se si trovano in numero limitato, ma
infestazioni numerose producono effetti generali notevoli quali diarrea, addome
gonfio, inappetenza. È abbastanza facile eliminare i parassiti dalI'intestino
del cane mentre è ancora impossibile distruggere le larve somatizzate; per
questa ragione una cagna potrà trasmettere ascaridi ai propri cuccioli anche se
I'esame delle feci risulta negativo.Esistono dei parassiti molto più pericolosi
questi e cioè gli ancilostomi e le uncinarie Piccoli e brevi, possiedono dei
denticoli coi quali tranciano i villi intestinali per nutrirsi ( del sangue
dell'ospite, portando a morte talvolta intere cucciolate a causa della notevole
anemizzazione e delle emorragie prodotte nei soggetti colpiti.L'infestazione da
tricocefali avviene per via orale e i soggetti adulti vivono nel cieco e nel
colon. In caso di massicce infestazioni si manifestano gravi disturbi
intestinali con diarrea emorragica, anemia, apatia, dimagrimento nonché scarso
rendimento nei cani da caccia e da lavoro. La razza più sensibile a questa
parassitosi è “I'epagneul breton”
e non sono infrequenti decessi provocati da infestazioni massicce.
Per la prevenzione delle infestazioni da parassiti a ciclo diretto è essenziale
I'igiene ambientale poichè l'animale assume le uova disseminate con le feci.Uno
dei mezzi più efficaci per distruggerle è il calore. L'impiego di lanciafiamme
è indicato sui pavimenti di cemento o di mattone, sul terreno è poco
efficace. Per i cani che vivono
in parchi, giardini o appartamenti si consiglia un esame periodico delle feci (due-tre
volte l'anno) in modo da poter intervenire prima che la parassitosi provochi
seri danni.
Parassitosi
dell'apparato circolatorio
Filariosi:
Le filarie colpiscono soprattutto l'apparato cardiocircolatorio determinando
affezioni a volte mortali.La loro azione è particolarmente nefasta sugli
animali che pratica no sport o lavoro.Essi dimostrano scarso rendimento, tosse e
respirazione difficoltosa. Nei casi più gravi, dopo un breve tratto di corsa,
si fermano esausti e devono essere ricondotti in canile. I parassiti adulti, localizzandosi
a livello cardiaco, determinano uno sfiancamento del cuore che non è più in
grado di assicurare un'adeguata propulsione del sangue verso i vari organi.
Responsabile dell'infestazione è la zanzara che la diffonde mediante puntura
dell'animale.La si constata con maggior frequenza nelle zone palustri, umide o
coltivate a riso.La prevenzione della malattia può essere attuata con farmaci
filaricidi; somministrati nella stagione adatta, impediscono alle larve di
diventare parassiti adulti. Altro rimedio è I'eliminazione delle zanzare o I'allontanamento
del cane dalle zone infette. La terapia è particolarmente difficile, poiché
spesso si verificano recidive; inoltre le lesioni cardiache possono già essere
talmente gravi che I'eliminazione del parassita non produce i benefici sperati .
Malattie
Della pelle
Rappresentano,
statisticamente, una quota importante di tutte le malattie che colpiscono i
cani: alcune come la scabbia e le micosi possono trasmettersi anche all'uomo.
Rogna
rossa
Con
manifestazioni analoghe, ma non pruriginose, colpisce prevalentemente soggetti a
pelo raso. Le lesioni sono localizzate soprattutto alla testa e agli arti
anteriori. La malattia non si trasmette come la rogna sarcoptica, tende però a
essere particolarmente ostinata, ribelle alle terapie mediche.In alcuni casi
evolve in forma pustolosa conferendo all'animale un aspetto sgradevole.
Rogna
sarcoptica
è
dovuta a un parassita, Sarcoptes scabiei, che produce alterazioni pruriginose
alla cute nella zona delle ascelle, delle orecchie e delle zampe.Il prurito aumenta se
il cane si avvicina a una fonte di
calore. L'affezione è molto contagiosa per altri cani creando seri problemi per
coloro che posseggono dei canili.Le persone che vengono a contatto troppo
stretto con gli animali affetti da questa malattia possono contraria: essa si
presenta con piccole lesioni pruriginose sull'addome e sugli arti, la guarigione
è più rapida di quella del cane.La diagnosi sul cane si effettua con la
dimostrazione del parassita che si evidenzia microscopicamente. La terapia non
è difficile e si attua con dei bagni medicati associati a scrupolose norme di
igiene.La cuccia e l'ambiente frequentati dal cane vanno puliti e disinfettati
periodicamente.
Micosi
Più
frequentemente nel gatto che nel cane compaiono affezioni dovute a funghi della
pelle.Le lesioni sono in genere caratterizzate da aree alopeciche con rottura
dei peli e aspetto squamoso. Esami di laboratorio e microscopici confermano il
sospetto diagnostico offrendo così l'opportunità di suggerire una terapia
locale o generale. I casi di micosi sono sempre più numerosi e richiedono
attenzione per la possibilità di contagio alle persone.La prevenzione delle
malattie cutanee dovute a parassiti o funghi avviene in due modi: evitando il
contatto con soggetti colpiti, curando le condizioni igieniche dell'ambiente e
della cute dell'animale.
Tumori
della pelle
Esistono
numerosi tumori della pelle: verruche, papillomi, lipomi, fibromi, eccetera.
Dopo I'asportazione sarebbe consigliabile far praticare l’esame istologico per
avere la certezza di non trovarsi di fronte a neoplasie maligne che hanno la
tendenza a disseminarsi in altre sedi.
Dermatiti
Nel
cane sono dovute a infezioni locali provocate da germi o virus.Le più frequenti
sono I'acne, le foruncolosi, le ulcere cutanee, le piodermiti.Gli
ascessi interdigitali e I'intertrigine Sono
particolarmente penosi per i cani da caccia; compaiono in seguito a penetrazioni
di piccoli corpi estranei nel piede o ad affezioni batteriche e micotiche dello
spazio interditale.Il cane si dimostra riluttante alla corsa soprattutto su
terreni accidentati.AI di là di questo inconveniente l'animale non presenta
disturbi di carattere generale.La guarigione incompleta e le recidive
costringono talora a rinunciare all'utilizzazione venatoria dell'animale.
Malattie
dell’orecchio
Tutte
le razze vengono colpite da otiti (infiammazione delle orecchie); alcune però
sono più predisposte a motivo della particolare conformazione dell'orecchio o
per la presenza di peli.
Otiti
da corpo estraneo
Cani
ad orecchie flesse e pelose quali cocker e setter subiscono spesso, in periodo
estivo, la penetrazione di spighe d'erba.Infiggendosi nel canale auricolare,
esse provocano un fastidioso disturbo e creano i presupposti per una successiva
infezione. Il proprietario che ha portato a correre uno di questi cani in un
prato 10 vede tornare improvvisamente indietro con la testa reclinata dal lato
colpito. L'animale scuote il capo e cerca di grattarsi l'orecchio con I'arto
posteriore. In poco tempo il veterinario con l'aiuto di otoscopio e pinza
estrarrà la spiga sollevando l'animale da tanto fastidio.Se I'asportazione non
avviene nel giro di pochi giorni, dal condotto auricolare inizierà a
fuoriuscire un liquido purulento e maleodorante che certamente renderà più
lunga e problematica la guarigione. I suggerimenti profilattici in
questi casi consistono nel rasare in estate l'interno del padiglione auricolare
per diminuire le probabilità di penetrazione delle spighe e nell'evitare di far
scorrazzare il proprio cane nei prati pullulanti di queste ariste selvatiche,
che possono penetrare anche negli spazi interdigitali.
Otoematoma
Gli
scuotimenti ripetuti del capo provocati da parassiti nel canale auricolare o da
corpi estranei facilitano la rottura dei capillari sanguigni al di sotto della
cute dell'orecchio.Ne consegue un versa mento emorragico, detto ematoma,
visibile all'esterno come rigonfiamento. Questa affezione, che ancora una volta
colpisce con maggiore frequenza i cani a orecchie lunghe e flesse, necessita
della correzione chirurgica.Il semplice svuotamento dell'ematoma è seguito da
recidive che provocano una retrazione della cartilagine auricolare con
conseguenti danni estetici. I parassiti che regnano nel condotto auricolare di
parecchi cani vanno perciò combattuti con molta perseveranza; sarà questa la
migliore profilassi contro il verificarsi dell'otoematoma.
Otite
parassitaria
Il
nome è di per se esplicativo: è dovuta cioè ad un piccolo parassita che si
annida e prolifica all'interno dell'orecchio. L'infestazione avviene per lo più
per contatto con altri animali, cani o gatti, ammalati. L'acaro responsabile
provoca prurito e fastidio al cane che scuote e si gratta le orecchie.Dal
padiglione fuoriesce cerume scuro. Per la guarigione dell'otite parassitaria non
è sufficiente l'applicazione degli appositi medicamenti, è necessaria una
pulizia continua dell'orecchio.La prevenzione è possibile evitando il contatto
con animali colpiti, controllando e pulendo periodicamente le orecchie dei
propri animali.
Malattie
dell’occhio
Gli
occhi sono organi sensibili, sede di frequenti processi infiammatori. Tra i più
comuni sono le congiuntiviti riconoscibili da un'abbondante secrezione che
imbratta la cute circostante e da arrossamento delle congiuntive. Le cause sono
innumerevoli; se I'insorgenza è brusca, è probabile si tratti di un fatto
traumatico o di un corpo estraneo. In quest’ultimo caso è opportuno un
ribaltamento della terza palpebra per rimuoverlo.Alcune
razze a cute abbondante e lassa (mastini napoletani, boxer, bracchi) sono
predisposte al ribaltamento verso il globo oculare delle palpebre che diventano
loro stesse corpo estraneo per l'occhio irritandolo continuamente
(entropion).Nel caso opposto (ectropion), l'eccessivo ribaltamento verso
l'esterno delle palpebre favorisce la penetrazione di corpi estranei.
Entrambi i difetti sono per lo più di origine genetica e trovano soluzione con
un intervento di chirurgia plastica.Nei cani anziani è abbastanza frequente la
cataratta. Il cristallino si opacizza e l'occhio appare come appannato.La
capacità visiva a poco a poco si affievolisce fino a completa cecità Il
peggioramento è lento ma inesorabile. Le terapie mediche non sono molto
efficaci: nei casi gravi si interviene chirurgicamente.La prevenzione delle
malattie che colpiscono l'occhio è di difficile attuazione, in pratica si
riduce alle infezioni da corpo estraneo. Dopo una battuta di caccia o una
passeggiata in campagna si esamina l'occhio abbassando la palpebra inferiore;
gli eventuali corpuscoli presenti saranno asportati con cotone inumidito, con
acqua borica o, in mancanza d'altro, con il lembo di un fazzoletto inumidito. A
volte il corpo estraneo penetra al di sotto della terza palpebra e non è
visibile dall'esterno; per asportarlo è necessario l'impiego di una pinza con
la quale si ribalta la terza palpebra.Non disponendo di sufficiente esperienza
è meglio ricorrere al veterinario senza aspettare troppo perché il continuo
sfregamento sulla cornea può causare gravi lesioni.
-Queste
sono le principali patologie dell’occhio:
Entropion
Il margine
palpebrale dell’occhio si riavvolge verso l’interno. Spesso è congenito.
Generalmente si manifesta entro
l’anno di età, con maggiore frequenza nel cucciolo. Può causare danni alla
cornea. Quasi sempre è necessario l’intervento chirurgico.
Ectropion
La palpebra
inferiore è lassa e si abbassa, rovesciandosi verso l’esterno. Sovente causa
una congiuntivite cronica. Questa patologia è molto frequente nel Mastino
Napoletano. Nei casi più lievi è sufficiente intervenire con colliri e con una
normale pulizia e igiene dell’occhio. Nei casi gravi, invece, subentra
un’ipertrofia della ghiandola di Harder: in tal caso è necessario effettuare
un piccolo intervento chirurgico.
Cataratta
Si manifesta
con opacità del cristallino. Può essere congenita ma può essere dovuta anche
a cause non ereditarie. Solo raramente porta alla cecità completa. In ogni caso
i cani affetti sono da escludere dalla riproduzione.
Displasia
completa della retina
È congenita
e si manifesta con uno sviluppo anormale della retina. È diagnosticabile
generalmente dopo le otto settimane di età con un esame specialistico.
L’esito è di cecità completa.
Atrofia
progressiva della retina (APR)
È detta
anche cecità notturna, perché in genere ha inizio come tale. È una
degenerazione progressiva della retina, dovuta generalmente a cause ereditarie.
Con il progredire della malattia si può avere la perdita di funzionalità della
retina, con cecità completa. La perdita della vista è generalmente graduale e
non essendoci dolore è difficile accorgersene prima che raggiunga uno stadio
avanzato. Ciò può avvenire a diverse età. Anche in questo caso, i
riproduttori affetti devono essere esclusi dalla riproduzione. È consigliabile
una visita preventiva annuale.
Atrofia
retinica progressiva centrale (ARPC)
È una
distrofia epiteliale specifica della retina che ha inizio nella parte centrale
(posteriore) e progredisce poi verso la periferia. Con l’intensificarsi del
processo degenerativo viene compromessa la visione centrale, mentre resta quella
periferica, specie per gli oggetti in movimento. Si raccomanda, a fini
preventivi, un esame specialistico annuale almeno fino all’età di sei anni.
Malattie
dell’Apparato respiratorio
L'apparato respiratorio del cane a differenza di quello di altri mammiferi
presenta una caratteristica singolare.Il
cane possiede sul corpo poche ghiandole sudoripare, che normalmente eliminano
acqua e sali, per cui il fenomeno traspiratorio cutaneo è irrilevante.Si
verifica perciò un'eliminazione di compenso attraverso la via respiratoria. Le
variazioni termiche ambientali, le condizioni di umidità i fatti emotivi
condizionano in maniera sensibile il ritmo e la frequenza degli atti respiratori
.È molto comune vedere d'estate cani che con la lingua pendula respirano a
mantice lasciando cadere al suolo gocce di saliva. Questo meccanismo serve a
mantenere costante la temperatura interna dell'organismo.Se il cane viene
lasciato in un'automobile completamente
chiusa, I'appannamento dei vetri del veicolo si verifica in pochi minuti per la
gran massa di vapore che viene eliminata dall'animale. In estate lasciare un
cane con il veicolo al sole e i finestrini chiusi vuoi dire esporre l'animale al
colpo di calore. Accade spesso
che le affezioni dell'apparato polmonare si manifestino o coesistano con
affezioni dell'apparato cardiocircolatorio.
Non sempre la tosse è di origine polmonare e nei cani anziani, ad esempio, è
collegata spesso ad alterazioni funzionali del cuore.Le affezioni più comuni
riguardano le prime vie respiratorie, laringiti e tracheiti, cui fanno seguito
bronchiti e broncopolmoniti. I componenti essenziali nella genesi di queste
affezioni sono l'esposizione al freddo, alle correnti d'aria, specie per cani
non abituati a vive!e all'aperto. Il fenomeno è dovuto alla virulenza di germi
saprofiti o al contagio ad opera di altri cani, come nel caso della cosiddetta
tosse dei canili, simile alla pertosse dei bambini per il suo carattere
insistente e stizzoso. Altre volte la tosse è accompagnata da alterazioni del
ritmo respiratorio a causa di neoplasie. Esistono attualmente mezzi diagnostici,
come esami del sangue, radiografie, esami colturali dei secreti, che permettono
al veterinario di curare meglio certe affezioni e di emettere con maggiore
certezza una prognosi.
Malattie
dell’Apparato riproduttore
L'incidenza
delle malattie è molto più elevata nelle femmine che nei maschi: l'apparato
genitale femminile sopporta d'altronde il maggior onere della funzione
riproduttiva.Le parti più
frequentemente colpite sono le mammelle e I'utero. A carico delle prime
rileviamo soprattutto mastiti e tumori; a carico del secondo infezioni di solito
purulente.Le mastiti sono infiammazioni delle ghiandole mammarie che
intervengono durante la lattazione, in seguito a mancata suzione da parte dei
cuccioli o a gravidanze immaginarie.Le mammelle colpite appaiono calde e
dolenti; alla compressione cola un liquido di colore variabile dal rosso al
verdastro a seconda dei germi che hanno provocato l'affezione. La febbre è
elevata e permane sino che le mammelle non si sono svuotate e decongestionate.
Le mastiti rendono difficoltoso I'allattamento dei cuccioli e talvolta è
necessario ricorrere all'allattamento artificiale.
Ad
una certa età sia le cagne che hanno partorito sia le nullipare presentano non
infrequentemente tumori mammari benigni, maligni, talvolta misti. I tumori
maligni tendono ad aumentare di volume rapidamente, ulcerarsi e soprattutto
adare metastasi agli organi interni. È chiaro che I'asportazione precoce e
l'esame istopatologico offrono l'opportunità di emettere la prognosi ed
eventualmente iniziare un'opportuna terapia. L'utero può essere affetto da
endometrite o da piometra. La prima, determinata di solito da un'infezione da
parto, comporta continue perdite di materiale purulento che imbratta i genitali
esterni e le aree circostanti. È accompagnata da febbre, appetito scarso,
notevole aumento della sete.La piometra consegue spesso a turbe ovariche e
compare nella cagna in genere dal 6° anno in avanti, eccezionalmente anche
prima. Dopo una saltuaria perdita di muco purulento e successiva chiusura del
collo uterino, si determina una raccolta tale da simulare a volte la gravidanza.
Questo materiale purulento provoca un quadro tossico dovuto al riassorbimento
nel torrente circolatorio. Compare quindi sete intensa, dimagrimento e, nei casi
più gravi, diminuzione e scomparsa dell'appetito. Poiché le terapie mediche
non danno risultati degni di considerazione, I'intervento chirurgico resta il
rimedio più efficace e risolutivo. L 'apparato genitale maschile è raramente
colpito da affezioni di rilevanza clinica.Da ricordare una malattia detta
sarcoma venereo di Stricker, di genesi virale, e quindi trasmissibile da
soggetto a soggetto. Rari invece i tumori.Più frequenti i traumi provocati dal
coito.
Le
malattie più frequenti che colpiscono il cane sono:
affezioni
oculari
-congiuntivite
(infiammazione della congiuntiva di tipo allergico o generale9
-cheratite (infiammazione
della cornea)
-entropion (ripiegamento di
una palpebra verso l’occhio, con conseguente infiammazione della cornea)
-ectropion (ripiegamento di
una palpebra verso l’esterno, con conseguente congiuntivite, dato il diretto
contatto della congiuntiva con l’aria)
-cheratite (infiammazione
della cornea)
infezioni
delle orecchie
-otite
-rogna auricolare
affezioni delle gengive e dei denti
-carie dentaria (con
conseguente pulpite e distruzione della corona)
-ascesso
-piorrea (infezione
generalizzata della bocca)
affezioni
della pelle
-seborrea
(eccesso di sebo sulla pelle con conseguente desquamazione della pelle)
-dermatite seborroica
(macchie nerastre e senza pelo sulla pelle)
-allergie (sia
respiratorie, sia alimentari)
-piodermite delle pieghe
(soprattutto per i cani con muso schiacciato, con pieghe non ben aerate, che di
conseguenza raccolgono tutte le impurità)
a
cura di Federico
Vinattieri
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