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Differenze tra
artropodi pungitori e morditori
Tafani, zecche,
papatacci e zanzare
Sono insetti "morditori" ed ematofagi, che si nutrono cioè di sangue, e mordono esclusivamente a fini alimentari, non sono dotati di pungiglione ma di un apparato buccale più o meno articolato.
Zanzara comune
Le punture di zanzare locali in genere si risolvono in tempi brevi senza nessuna conseguenza, la reazione è localizzata alla sede di lesione ,più o meno intensa e durevole e provoca prurito . Se sono i bambini ad essere punti è necessario provvedere con creme topiche per evitare infezioni dovute al grattamento della lesione.
Zanzara Tigre
E' una zanzara di origine asiatica che oramai vive anche in Italia si presenta più piccola delle zanzare comuni, di colore nero ed è caratterizzata da striature bianche sulle zampe e sull'addome. La zanzara tigre è molto aggressiva e punge di giorno, preferibilmente gambe e caviglie.
La sua puntura provoca bolle e gonfiori pruriginosi, spesso dolorosi. Attualmente in Italia non trasmette malattie. Non punge di notte. Si riproduce preferibilmente in piccole raccolte d'acqua stagnante che si formano in fusti, secchi, piccoli contenitori, copertoni, chiusini, sottovasi, carriole, pieghe e avvallamenti di teli di nylon, ecc...
La prevenzione principale consiste nella rimozione dei piccoli depositi d'acqua stagnante in cui si riproduce.
Tafani
Questi insetti vengono attratti da ferite e lesioni, il morso provoca dolore e la sostanza iniettata, gonfiore ed edema ( in rarissimi casi si può manifestare anafilassi).
Papatacci (flebotomi)
Sono una specie di moscerino, vivono in particolari aree geografiche (es. costa ligure). La puntura dei papatacci si rivela molto dolorosa e può provocare una febbre classica di tre giorni (febbre da papataccio) che provoca esantema, dolori diffusi e
tossiemia.
Zecca
Fa parte degli acari , si nutre di sangue e vive ospite di alcune specie animali cani e animali selvatici topi, uccelli. In alcune zone d'Italia la loro presenza è cospicua ( Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Carso Triestino, alcune aree dell' Alto Adige, della Liguria e del Veneto). Alcune specie sono portatrici di malattie anche gravi (rickettiosi, meningoencefalite virale (TBE) e la borelliosi di Lyme).
( foto: www.ausl2.umbria.it
)
Vespe, api e calabroni
Sono insetti "pungitori", appartengono alla famiglia degli imenotteri, sono dotati di un pungiglione più o meno uncinato situato all'estremità dell'addome e di una piccola sacca di veleno.
Gli imenotteri pungono principalmente per autodifesa.
Le api sono più miti pungono solo se infastidite, mentre e le vespe lo fanno se solamente avvicinate.
Le vespe e calabroni possono infliggere più di una puntura, per la caratteristica del loro pungiglione che è meno uncinato di quello delle api che con una sola puntura perdono il pungiglione e parte dell'addome per poi morire.
( foto: www.amicopediatra.it
)
Sintomi di puntura di questi
insetti
La puntura provoca intenso dolore, il veleno generalmente iniettato è irritante e comporta effetti locali quali arrossamento, lieve edema nella zona di inoculazione.
Non sempre però la reazione è la stessa.
Se ad essere colpire sono le labbra o altre mucose l'edema può manifestarsi più esteso, in ogni caso la scomparsa dei sintomi è spontanea.
In rari casi il soggetto punto, ipersensibile al veleno, può manifestare sintomi di una reazione anafilattica di varia importanza
(shock anafilattico).
Saper riconoscere questi sintomi è di fondamentale importanza per poter intervenire tempestivamente con un'adeguata terapia.
Sito web consigliato dallo staff:
www.dottorbedendo.it
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