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Alcuni reperti storici

testa molosso

Testa di molosso Bronzo Produzione romana I-III secolo d.C. Provenienza ignota La testa, a fauci aperte, poteva appartenere a una figurina a tutto tondo o decorare carri e oggetti di arredo come i letti, sia quelli usati nelle abitazioni sia quelli funebri, sui quali il cane continuava a vegliare il padrone anche dopo la morte e durante il viaggio all'aldilā. N. Inv. A 0.9. 2536

testa di cane

Rhyton (calice apodo) a testa di segugio laconico a figure rosse Produzione apula Officina del Pittore di Baltimora, 340-320 a.C. Da Ruvo di Puglia (Bari) Il rhyton, vaso utilizzato per libagioni durante la celebrazione di riti religiosi, č configurato a testa di cane da caccia, confermando l'alto valore simbolico attribuito nel mondo antico all'animale. Collezione Lagioia, Regione Lombardia, deposito N. Inv. A 997.01.291

cane di bronzo

Figurina di cane da guardia Bronzo Produzione romana I-II secolo d.C. Da Milano, Foro Buonaparte; rinvenuta nel 1889 durante la costruzione del Teatro Eden Il cane, dal folto pelame sul dorso e attorno al collo, cinto da un robusto collare, č rappresentato accosciato ma vigile, con le orecchie tese e la massiccia testa sollevata. Presenta forellini sulle zampe anteriori, per l'applicazione a un supporto ligneo, forse un carro o un oggetto di arredo. N. Inv. A 0.9. 719

piatto dipinto

Piatto a figure rosse Produzione apula Pittore della Lampas, 350-325 a.C. Da Canosa (Bari), 1904 Dettaglio, raffigurante un cane, di un piatto con scena del culto di Dioniso. La presenza del cane sul vaso č giustificata dal suo ruolo di accompagnatore nell'aldilā e di garante di rinascita. Collezione Seletti N. Inv. A 0.9. 239

 

 

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