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Cani maschi - Stalloni

cane maschio

L'allevatore, oltre che alle femmine, deve pensare anche al maschio, componente necessaria e fondamentale per la buona riuscita di un all'allevamento.

Spesso il maschio è tenuto all'interno dell'allevamento, ma talvolta si deve far ricorso a soggetti che vivono al di fuori, per non avere problemi legati alla consanguineità, oppure quando si vogliono introdurre o fissare alcuni caratteri.

Per allevare un maschio utilizzabile nella riproduzione, l'allevatore deve seguire alcune indicazioni che possono sembrare semplicistiche, ma che risultano invece essere di fondamentale importanza.

Il maschio dovrà ovviamente avere tutte le caratteristiche proprie della razza e le garanzie igienico sanitarie. Quando l'allevatore decide di acquistare un riproduttore maschio, per essere più sicuro, dovrebbe seguire fin dalla nascita la cucciolata e, sempre che la vicinanza e le caratteristiche dell'allevamento di provenienza lo permettano, controllare anche l'indole della madre e conoscere in dettaglio quelle del padre, per vedere se queste rispondono alle sue esigenze.
Quando l'allevatore acquista un maschio, se è piccolo e ancora i testicoli non sono discesi, oltre alle garanzie di legge, potrebbe chiedere all'allevatore di aspettare a portare via il cucciolo e, se ci sono problemi, sceglierne un altro. Alla nascita, infatti, i testicoli del cane sono intraddominali, discendono nello scroto durante i primi 7-10 giorni e possono essere palpabili nello scroto o nel canale inguinale. 


* Appunti tratti dalle lezioni del Corso di "Tecnologie di Allevamento" - Allevamento del Cane
del Professor Guido Ferruzzi
Dipartimento di Agronomia e Gestione dell'Agroecosistema (D.A.G.A.)
Facoltà di Medicina Veterinaria di Pisa


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