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CRONACA DI UN
EUROPEO - Ginevra 2013
Giovedì
28.08.2013
La stanchezza si fa sentire ancora prima di partire... è una stanchezza mentale più che fisica. I pensieri per come andrà la trasferta e la competizione sono sempre presenti. Siamo convinti dei nostri soggetti e sappiamo di avere tutte le carte in regola per ottenere un grande risultato, ma in queste grandi competizioni non si può mai dire... Dopo tutto si tratta sempre di una competizione a giudizio soggettivo, non a cronometro, pertanto è una sola persona a scegliere e decidere i vincitori.
Dopo una giornata trascorsa a lavare i cani, a svolgere le ultime commissioni prima di partire e ad allestire il furgone, mi ritrovo a letto, finalmente, a cercar di riposare quelle poche ore che ci separano dall'avvio della spedizione.
Naturalmente, come sempre mi succede, non riesco a prender sonno. Sono consapevole che nei giorno successivi avrei rimpianto questo momento di relax, ma sono troppo impaziente di iniziare e di tentare l'ennesima impresa. Io vivo di questo genere di emozioni e oramai, dopo tanti anni, non posso più farne a meno.
La nottata si riduce a circa 1 ora di sonno effettivo e altre 6 ore passate a riflettere.
Venerdì
29.08.2013
Nonostante il poco dormire, mi alzo senza difficoltà, ancora prima di udire il suono della sveglia. Esco fuori. Sono le 5 del mattino e fuori è ancora notte. L'unico suono che si può udire a casa è il canto dei galli nel pollaio. Prendo collare e guinzaglio e faccio uscire "Quercia", la mia giovane mastina, per farla sporcare e farle sgranchire le zampe. Dopo una mezzoretta di passeggiata, carico la cagna nel furgone e mi avvio piano piano verso Prato, dove ad aspettarmi c'è Sara con i nostri Lupi. Arrivato là, carichiamo le ultime borse e i nostri Saarloos "Prima" e "Brisingr", ancora un po' assonnati.
Essendo tutti loro ben abituati alla macchina, si mettono subito a dormire senza nessuna difficoltà.
Sono le 6:40 e io e Sara partiamo verso Pisa, dove abbiamo appuntamento con il terzo membro della nostra Squadra: Raffaele Maione con la sua "Nymeria", soprannome della nostra lupetta "Ellen Kessler di Fossombrone".
Arriviamo presso l'abitazione di Raffaele circa 1 ora dopo. Dopo aver salutato lui e Ellen, mettiamo nel furgone le ultime vettovaglie e finalmente siamo al completo.
Essendo tutti in estrema carenza da caffeina, decidiamo di fermarci subito in un buon bar a far colazione. Dopo pochi minuti la
caffeina mi fa effetto e quindi il viaggio può avere inizio.
Per fortuna in autostrada non troviamo ingorghi e quindi arriviamo ad Aosta rapidamente. Ci fermiamo ad un Artogrill a mangiare un panino. Fatto rifornimento attraversiamo il tunnel del Monte Bianco e sconfiniamo in Francia.
Le strade scorrevoli agevolano il viaggio e nel primo pomeriggio arriviamo nella cittadina francese di Annemasse, vicino al confine svizzero, dove abbiamo prenotato il nostro Hotel.
Ci concediamo pochi minuti per portar in camera le nostre borse e per far bere tutti i nostri cani. La voglia di vedere il luogo dell'esposizione è tanta, perciò ripartiamo subito verso Ginevra.
Grazie al navigatore andiamo a colpo sicuro fino al Palexpo che ci troviamo davanti. Giriamo un po' intorno per individuare l'entrata principale ed il miglior posto per parcheggiare all'ombra la vettura.
Mentre io resto con il furgone a sorvegliare i cani, Sara e Lele vanno in perlustrazione all'interno dell'Expo', dove oggi ha avuto luogo le mostre specialistiche di razza, valide per il campionato svizzero di bellezza, alle quali noi non interessava partecipare. Dopo aver preso visione della dinamica della mostra, dei punti di riferimento e di dove entrare e parcheggiare la mattina successiva, ritorniamo verso l'hotel, vogliosi di una cena sostanziosa e di far rilassare tranquilli i nostri lupi e la nostra mastina, che nel viaggio si sono comportati benissimo.
Prima di cena facciamo una bella passeggiata intorno al quartiere, pieno di zone verdi e di gradevoli villette. Il caso vuole che proprio di fronte al nostro albergo, vi è una sorta di baracchino che funge da ristorazione con su scritto Pizza e cibo italiano. La fame è tanta e quindi non esitiamo a ordinare qualche pizza. Anche se non ritroviamo assolutamente i sapori di casa, e anche se quelle pizze non hanno nulla a che vedere con quelle italiane, soddisfiamo in ogni modo la nostra fame. Durante la cena ripassiamo un po' le strategie della presentazione dei nostri Saarloos, perché domani è il loro turno. Abbiamo già parlato più volte di come gestire la gara, ma vogliamo esser pronti a tutto.
Torniamo all'hotel a stomaco pieno. Raffaele ci fa ridere con le sue
proverbiali battute in dialetto pisano.
Io vado a dar da mangiare a Quercia, mentre i nostri lupi avevano già cenato in precedenza. Quercia la lascio dormire nel furgone, abituata a stare in gabbia durante i viaggi; i Saarloos li portiamo tutti in camera con noi.
Anche se il viaggio non è stato lungo e stressante, sentiamo l'esigenza di rigenerare il cervello dormendo qualche ora... Poche ore alla sveglia per essere alla gara all'alba. Buonanotte.
Sabato
30.08.2013
Alle ore 3:30 suona la prima sveglia dal mio cellulare... un suono troppo debole per destarci e quindi la spengo quasi senza muovermi. Fortunatamente avevo detto a Lele di impostare una seconda sveglia nel suo cellulare 5 minuti dopo e quindi con il suono di "Eyes of the tiger", musica impostata come sveglia, finalmente ci svegliamo tutti e riusciamo ad accendere la luce. Sappiamo che quando i Saarloos si destano, hanno l'esigenza di andar fuori a sporcare, perciò faccio presto a vestirmi ed esco subito a portare in giardino Brisingr e Prima.
Fatto sporcare e bere tutti i cani, partiamo... Per ora la tensione non c'è, però man mano che ci avviciniamo al Palexpo, iniziamo ad avvertire l'adrenalina che, almeno per me, è indispensabile per una buona prestazione.
Arriviamo sotto i padiglioni della Fiera e parcheggiamo proprio dove avevamo deciso il giorno precedente. Un parcheggio dove il furgone resterà perennemente all'ombra, visto che abbiamo l'esigenza di lasciare Quercia in auto, sotto ovviamente, continuo monitoraggio da parte mia.
Aspettiamo alcuni minuti in auto fino a che non albeggia.... Poi scendiamo i lupi e l'attrezzatura e ci avviamo all'entrata. Arrivati all'ingresso alle ore 6:30, ci troviamo incanalati in un fiume di allevatori, tutti lì in attesa di entrare con i propri soggetti. Riconosco da
lontano alcuni amici allevatori che saluto con piacere. E' straordinario rendersi conto che tutto sommato, dovunque andiamo a gareggiare in Europa, vi siano sempre le solite facce e riusciamo sempre ad incontrare amici e conoscenti cinofili.
Alle ore 7:30 finalmente i cancelli della manifestazioni vengono aperti e passiamo gli ordinari controlli veterinari. Ritiriamo il catalogo e individuiamo subito il nostro ring, già assegnatoci tramite internet. Sistemiamo sedie, tappetini, borse e cani. Consultiamo insieme il catalogo per vedere quali siano i nostri avversari; con grande sorpresa vediamo che i nostri concorrenti provengono da diverse Nazioni: Francia, Olanda, Svizzera e Belgio. Dovremmo assistere ad una bellissima competizione, poiché ci sono dei bravi allevatori presenti con linee differenti di diversi Paesi. Non vedo l'ora di
iniziare... Siamo pronti!
Guardo il tabellone e mancano alcune ore all'inizio della gara dei Saarloos.
Noi ne approfittiamo per far colazione. Cappuccino e croissant ad un prezzo pazzesco! Ma ne avevamo urgente bisogno.
Ore 9:00, arriva la Sig.ra Giudice Eva Mosimann, di nazionalità Svizzera, che fino a oggi non avevo mai avuto modo di incontrare in esposizione, quindi non avevamo idea dei suoi metodi di giudizio e se avesse esperienza diretta con la nostra razza.
Ore 9:30, come da programma iniziano i giudizi in tutti i ring. Nel nostro ring iniziano i giudizi dei Cani da
Pastore della Beauce, poi ci saranno in successione altre razze, fino ad arrivare ai Cani da pastore maremmani-abruzzeri e poi infine ai Saarloos e Cani lupi cecoslovacchi.
Il nostro momento si avvicina sempre più... Io vado a fare un giro della gara per scaricare la tensione e per far mente locale sulle ultime cose da ricordare prima di entrare.
Ore 11:00, tocca a noi... Cane Lupo di Saarloos nel ring, indica il commissario.
Iniziano dalle classi più basse, ossia quelle dei soggetti di età minore: la classe puppy, la classe
juniores, la classe giovani maschi, dove noi non abbiamo soggetti da esporre... Chiamano la classe libera e poi tocca alla Classe Campioni maschi, dove Fossombrone ha ben 2
soggetti a catalogo. Entrano i due fratelli campioni, il nostro "Brisingr" e "Eldest", soggetto di proprietà di un nostro amico di Ferrara.
Brisingr, condotto da Sara nel ring, è reduce da una forte tonsillite, che, nei giorni precedenti ci aveva quasi fatto perdere le speranze di portarlo a questa trasferta; dopo svariate
terapie e attenzioni, siamo riusciti a portarlo a questo campionato europeo in condizioni discrete, ma non
eccelse.
Dopo aver vinto il Campionato Mondiale di Budapest qualche mese prima, Brisingr di aggiudica il secondo classificato in classe campioni, dietro al fratello Eldest, che con grande gioia e orgoglio vediamo sfilare vittorioso nel ring. Purtroppo Eldest nello spareggio finale non riesce a battere il soggetto vincitore della classe libera maschi, che conquista il titolo di Campione europeo.
Nei maschi la gara è conclusa, non abbiamo vinto.
Non ci resta che puntare tutto sulle femmine. Tocca alle giovani, ma anche qui non abbiamo nessun cane iscritto. Tocca alla libera femmine ed Ellen viene condotta nel ring da Sara. "Nymeria" si aggiudica il primo classificato in questa categoria.
Sara esce velocemente da ring per scambiare cane... Adesso è il momento della nostra "punta di diamante"... Ora tocca alla nostra "Prima Lupa". Io come ho sempre fatto, dico nell'orecchio a Prima la frase fatidica che sempre dirò ai miei cani quando entrano nel ring; una sorta di gesto scaramantico, che oramai è divenuto un'abitudine.
Entra Sara con Prima... sono diverse le campionesse presenti nel ring... da
Svizzera, Olanda e Francia. Io e Lele osserviamo a bordo ring con attenzione e
trepidazione, con la compagnia dell'amico Carlo Papini che si è unito a noi per fare il tifo alla nostra campionessa.
La giudice Mosimann inizia l'accurata osservazione dei soggetti. Le fa muovere più volte e le giudica da ferme una ad una.
Il cuore mi esce dal petto... l'emozione è tanta, troppa... pochi minuti di gara, che non finiscono più...
A momenti la classifica... Io ogni tanto faccio schioccare la lingua, emettendo un suono molto familiare a Prima, che si mette subito in attenzione e mi cerca, alzando la testa e drizzando le orecchie. Quando la classe è innata in un cane non occorre molto perché si mostri in posa al giudice... e la classe di Prima è infinita. Impossibile per un giudice non notarla. La giudice inizia a far muovere in cerchio le femmine nel ring e comincia la battaglia. La giudice mette in ordine le femmine e Prima è la seconda in sequenza... La vittoria sembra sfuggirci di mano inspiegabilmente... Di nuovo la Signora giudice richiede il movimento nell'ordine da lei selezionato... Io, Lele e Carlo osserviamo in silenzio la sfilata... sperando nel sorpasso... Ad un tratto la Giudice Mosimann ferma il movimento e indica a Sara di passare in testa. Cresce in noi la speranza e Carlo inizia a urlare: "Dai dai... vinciamo vinciamo!!!" Oramai quella che provo non si può più definire tensione. Ad un tratto un presentimento mi passa per la testa... una di quelle sensazioni che difficilmente sono
sbagliate, come un sesto senso che rende il presente una immagine già passata e che ti dà una sorta di visione mistica dell'imminente avvenimento.
Sento odore di vittoria! Mi accorgo che anche se la giudice non ha ancora decretato la vincitrice, la gara è già finita... è palese che la nostra "Prima" è già prima. Succede veramente... VITTORIA! Una gioia immensa mi inonda e nonostante ciò riesco a trattenere l'esultanza... che mi riservo in caso di un risultato ancor più grande: un eventuale migliore di razza. Anche Sara contiene la sua gioia semplicemente abbracciando Prima. La giudice non ritiene necessaria neanche lo spareggio con le femmine vincitrici delle altre classe per l'assegnazione del titolo... Siamo CAMPIONI D'EUROPA!!! L'obbiettivo che ci eravamo posti è stato raggiunto... Ora vediamo di fare di più. Rimaniamo concentrati... Adesso c'è lo scontro finale con tutti i vincitori delle varie classi, per l'assegnazione del "Best Of Breed". Il commissario richiama i vincitori... Avevamo pensato a questa eventualità, e avevamo deciso che in caso di vittoria di entrambe le sorelle "Ellen" e "Prima", nello scontro finale, Sara doveva presentare Ellen, ed io avrei dovuto entrare con Prima... Ma osservando la meticolosità della giudice e valutando l'importanza di un eventuale risultato positivo di Prima nella sfida conclusiva, parlo con Raffaele e lo convinco ad entrare lui nel ring con la sua Ellen, lasciando l'onore della presentazione finale di Prima a Sara... Un cambio di presentazione alla fine poteva non essere ben visto dalla giudice e poteva alterare anche l'attenzione e la prestazione di Prima... non potevamo permetterci queste leggerezze. Iniziano le ultime valutazioni ed i giri conclusivi... nel ring tre maschi e tre femmine, tutti vincitori e possibili candidati al titolo di migliore di razza. Io, insieme a Carlo, faccio partire un applauso collettivo per esaltare il momento e per acclamare i vincitori.
La giudice osserva i soggetti in movimento. La nostra Ellen è disinvolta con il suo padrone e si distende in movimento. La nostra Prima vola... il suo trotto è sciolto e si distingue per la sua presenza da ferma. Eva Mosimann non ha più dubbi... allunga la mano verso Sara e assegna a noi il più alto titolo in palio... Migliore della razza!!! Ancora una volta siamo arrivati a questo traguardo! Io dò sfogo finalmente alla mia esultanza!!! Urlo e applaudo allo stesso tempo! Carlo esulta quasi più di me... Lui che fu il primo ad importare la razza in Italia nel 1996, e che ha sempre ammirato e seguito i nostri cani... una amicizia fraterna ed una stima reciproca che ci obbliga a tifare l'uno per l'altro.
La mia gioia è incontenibile... come anche per gli altri membri della squadra che dal ring esultano per la nostra campionessa.
Corro nel ring a far foto a Prima in posa insieme a Sara e alla Sig.ra Giudice, che gentilmente si presta a questi convenevoli. In inglese ci rivela la sua
grande ammirazione per la nostra femmina e si complimenta con noi per il lavoro di selezione che abbiamo fatto e per il grado di socializzazione di Prima.
Mentre sono lì nel ring a fare foto alla mia Prima, in un attimo mi passa per la testa dei flash-back di tutti i miei cani del passato che hanno raggiunto il medesimo risultato... Una sensazione incredibile... immagini che mi passano per la testa in pochi attimi, sensazioni che se dovessi descrivere non mi basterebbero tre quaderni, ma che vedo chiari nella mia mente nel corso di soli 5-6 secondi.
Guardo Sara e le dico: E' fatta!!!
Abbraccio collettivo di squadra. Abbiamo vinto... Siamo noi i campioni europei. Abbiamo difeso il titolo già conquistato l'anno precedente in Romania. Missione compiuta.
Corro nel ring a far firmare i libretti delle qualifiche italiani alla giudice e in quell'occasione le porgo i miei saluti ed in miei ringraziamenti.
Sono le 12:00 circa ed è ora di rimettere tranquilli i nostri lupi. Prendiamo da bere sia per loro che per noi. Mentre Lele si mette in coda al Bar per acquistare qualche panino, io vado a far sgranchire le zampe alla mia Quercia, che dormiva
profondamente in auto. La faccio bere e sto' un po' con lei. Dopo un po' torno ai piani superiori dove si trova la nostra postazione. Un ottimo sandwich mi attende e mentre mangiamo osserviamo le medaglie e le coccarde che ci sono state date.
Dopo aver partecipato a tante grandi esposizioni, sappiamo bene che il tempo che ci separa dall'ingresso del ring d'onore non è molto, quindi riordiniamo la nostra roba, ci facciamo un rapido giro tra gli stand della fiera, facendo un po' di shopping. Ci spostiamo nei pressi del ring del Best in Show, dove già stanno giudicando i miglior cuccioli e i migliori
veterani della giornata. Manca poco alla chiamata dei migliori del primo raggruppamento FCI dove dovrà entrare anche la nostra Saarloos. Sara si prepara e si avvia al pre-ring dove verrà sottoposta ad un giudizio preventivo da parte del giudice. Io l'accompagno e lasciamo Lele a guardia dell'attrezzatura e degli altri cani. Dico a Sara gli ultimi consigli, ma lei oramai ha esperienza e quindi non ha alcun bisogno delle mie indicazioni.
Lascio Sara con Prima all'entrata del Best in Show ed io e Lele con gli altri Lupi ci mettiamo vicino alle tribune, già strapiene di persone, a guardare. Io intanto accendo la videocamera per riprendere quei momenti che consacrano i sacrifici di un anno di lavoro. Entra Prima, insieme a tutti i migliori rappresentanti di tutte le razze appartenenti al gruppi dei cani da pastori e bovari. E' sempre una grande emozione osservare una tua creatura sfilare in un contesto così importante.
Dopo l'emozionante sfilata nel ring d'onore torniamo finalmente al nostro furgone, e tutto il calo di tensione e la stanchezza ci casca sulle spalle. Ci concediamo qualche minuto per far bere i cani e per riprendere fiato. Ripartiamo verso il confine per andare ad un meritato riposo in Hotel. La stanchezza, anche se forte, placa ma non supera la felicità... Lele con il suo vernacolo pisano ci tiene su e ci dà le forze per guidare fino all'albergo. Doccia bollente rimette i muscoli in condizioni accettabili e decidiamo di andare a mangiare in un fast food nei pressi del paesino dove abbiamo pernottato: "la cena dei campioni!" .
Ritorniamo con i piedi in terra e ci accorgiamo che la trasferta è solo a metà. Domani c'è il "secondo tempo". Io mi sorprendo per come Lele regga a questo stress, ma mi ravvedo pensando che più di dieci anni di boy scout possano aver forgiato la sua preparazione fisica.
La sera dopo la vittoria è il mio momento preferito, perché la voglia di festeggiare supera qualunque problema e qualunque pensiero. Dopo alcuni brindisi inevitabili, facciamo mangiare i nostri campioni e poi ci concediamo qualche ora di sonno, dopo aver visto un po' di televisione in varie lingue incomprensibili.
Un titolo è in tasca... Buonanotte.
Domenica
31.08.2013
Come spesso mi succede anche a casa, 5 ore di sonno sono sembrati 5 minuti. A fatica ci alziamo tutti e ripartiamo alla volta del secondo round espositivo... Oggi i Saarloos a riposo... tocca ai mastini.
Ci mettiamo in coda all'entrata intorno alle ore 6:00. Mi passa sotto il naso un forte odore di caffè... non riesco a capire se si tratta di un miraggio alimentare o di realtà... in ogni modo la mia voglia inarrestabile di caffeina dovrà presto essere placata, altrimenti l'astinenza non mi renderà lucida la mente per la competizione.
Quercia, che ieri è stata praticamente sempre a dormire, oggi deve svegliarsi e deve sostenere una bella prova. Lei che è una giovane alle prime armi, deve rispondere alle mie direttive nel ring e trottare in maniera eccelsa in modo da attirare l'attenzione del giudice. Quercia è già Vice-Campionessa Mondiale a Budapest quest'anno e sarebbe bello cercare anche un podio a questa manifestazione europea.
Fuori all'ingresso anche questa mattina trovo diversi amici, provenienti dai Paesi dell'Est, dal Nord Europa e anche alcuni amici allevatori italiani, che ieri non erano presenti.
Entriamo verso le 7:30, passiamo il controllo veterinario e ritiro subito il catalogo impaziente di vedere chi sono i miei sfidanti. Francesi, Russi, Sloveni presenti con i mastini, insieme ad alcuni italiani.
Individuato il ring del nostro giudice, iniziamo ad allestire la nostra postazione e ci mettiamo comodi in attesa che uno di noi prenda l'iniziativa per andare a procurare la colazione. E' urgente la caffeina per me, che mi rende operativo al cento x cento. Intorno al ring ho l'occasione di rivedere e salutare diversi amici allevatori, con i quali condivido ormai da anni tanti appuntamenti espositivi in Italia e soprattutto all'estero.... Marco De Marco, Nello Vaccaro e tanti altri amici. Saluto anche Patrick Salomon, amico di vecchia data, nonché presidente del Club Du Matin de Naples in Francia.
Manca ancora un po' di tempo all'inizio e quindi condivido con l'amico De Marco, alcuni commenti e pensieri sulla razza e su come affrontare alcune problematiche per valorizzare il mastino napoletano nel nostro Paese. Parliamo anche di alcuni accoppiamenti futuri.
Passano poche ore... Per fortuna il mastino napoletano è la prima razza ad esser giudicata nel nostro ring, circostanza più unica che rara. Arriva il Sig. Giudice Boris Chapiro, di nazionalità francese. Non avendo mai avuto esperienza passate con questo esperto giudice non posso aver idea di quale sia il suo grado di competenza nella nostra razza.
Mentre Sara e Lele si riposano sulle nostre sedie, io mi faccio un giro e osservo i mastini presenti, che non sono tantissimi. Il fatto che in Svizzera il mastino napoletano sia considerato una "razza pericolosa", ha limitato le iscrizioni di tanti allevatori stranieri e italiani, che hanno optato per evitare di esser presenti per non essere coinvolti in controlli e restrizioni da parte dei responsabili della mostra; controlli e restrizioni che poi non ci sono stati.
Ore 9:45 inizia la gara... entrano i maschi e io osservo con piacere la gara senza particolare tensione, in quando sono consapevole che Quercia può ambire al massimo risultato, ma che si tratta di una canina giovane, la quale ha molto tempo per affermarsi in ambito espositivo. E poi non mi dimentico che ho già una medaglia d'oro in tasca del giorno precedente.
Guardo con piacere la gara dei maschi, nella quale non ho interessi, in quanto non ci sono cani di Fossombrone presenti tra questi. Quando entra nel ring l'ultima classe dei maschi, io faccio uscire dalla gabbia Quercia e la preparo all'entrata... la pulisco con uno straccio umido e le faccio fare due passi a trotto
leggero per scaldarle i muscoli.
Tocca a me, i commissari chiamano la classe Giovani femmine. Entro e subito mi guardo intorno osservano i miei concorrenti. Dentro la mia mente mi faccio una classifica virtuale della sfida. Il giudice è rapido e dopo pochi minuti ha già stilato la classifica, Quercia è seconda classificata. Io sono molto soddisfatto della mia canina, che si è presentata molto bene e che ha impressionato per eleganza alcuni amici che la osservavano a bordo ring. Come è mio solito fare, stringo la mano al
vincitore, un mio caro amico italiano, e metto in posa Quercia per le foto di rito.
Esco da ring e rimetto Quercia in gabbia a riposo. Guardo Sara e vedo nei suoi occhi la sua approvazione per la mia prestazione. Finalmente i nostri obblighi in questa trasferta sono terminati... il bilancio dice due primi
classificati e due secondi classificati con quattro cani esposti... una media altissima. Siamo soddisfatti di come è andata la spedizione.
I mastinari devono sempre farsi riconoscere. Sento le solite polemiche a bordo ring e le solite critiche nei confronti dei vincitori, discorsi oramai fin troppo soverti tra gli allevatori di questa razza... Ma non ci faccio più caso. Io non approvo mai questo genere di comportamento, anche se sono amici a farli. Chi vince merita la soddisfazione della vittoria e se accetti di partecipare a queste competizioni cinotecniche devi accettare il fatto che il giudizio è soggettivo e insindacabile... Non si può contestare in maniera dispregiativa un allevatore che ottiene un primo classificato, anche perché se riflettiamo, non è dipeso da lui il risultato, ma è il giudice che decreta chi vince. Ammiro gli sportivi e come sempre faccio (e sempre farò), vado a ricercare tutti i vincitori e porgo i miei complimenti con stretta di mano.
Saluto gli amici e ci facciamo alcune foto insieme, orgogliosi di essere italiani in territorio straniero.
Ci avviamo fuori e con fatica portiamo, cani, gabbie, sedie e borse di nuovi acquisti verso l'enorme rampa di cemento, arroventata dal sole, che conduce al parcheggio. Carichiamo tutto e ripartiamo verso il centro di Ginevra, che vogliamo visitare. La voglia di tornare a casa dalle mie cucciolate e dai miei animali è tanta e quindi come sempre io tiro per accelerare la visita per poter ripartire prima possibile. Gita veloce nella città... costeggiamo il lago di Ginevra e osserviamo il famoso getto d'acqua verticale che sembra toccare il cielo. Passiamo davanti alla sede delle Nazioni Unite, dove decidiamo di fermarci a fare un po' di foto. In quel luogo vediamo alcuni manifestanti siriani che protestano contro l'eventuale scoppio della guerra in Siria. Foto nella fontana che fronteggia le Nazioni Unite, in Plase des Nations. Poi ripartiamo alla volta del confine francese.
La dogana tra Svizzera e Francia, che dovrebbe essere sorvegliata poiché la Svizzera non fa parte della Comunità Europea, è stranamente deserta, e quindi ci troviamo in Francia senza accorgercene.
La Francia è sempre gradevole da percorrere... Passiamo il traforo del Mont Blanc e ci troviamo in territorio nostrano. Appena varcato il confine devo procacciare un'area di servizio per un caffè doppio espresso, che all'estero purtroppo non sanno fare. Ho provato i caffè in tutta Europa, ma niente da fare... quello italiano è solo italiano.
Pausa Autogrill e ripartenza... Varie soste lungo il tragitto per ristorare i cani e per evitare un eccessivo grado di stress per il viaggio.
E' sera, siamo vicini a casa... Oramai abbiamo passato Genova e quindi siamo in dirittura d'arrivo. Mentre Sara e Lele ridono e scherzano, io rifletto e anche se non lo dò a vedere, ripasso ogni momento vissuti in questi 3 giorni. Emozioni forti. Nell'arco di una vita esistono giorni che si dimenticano e altri che rimangono indelebili nei pensieri... il 30 agosto 2013 a Ginevra, grazie alla conquista del titolo Europeo, lo ricorderemo per sempre! Penso a Sara che ha lavorato duro per allenare e portare in forma i suoi Saarloos a questa mostra, penso a Lele che è stato un valido compagno di viaggio e che spero ci accompagnerà anche in tutte le prossime trasferte... Penso anche a Serena, che per il suo stato interessante non ha potuto partecipare a questa trasferta, ma che spero tornerà presto operativa. Penso a tutti gli altri nostri collaboratori che da casa facevano il tifo per noi e che hanno esultato appena saputa la grande notizia.
Ripenso a quanto lavoro e quanti sacrifici fatti per un titolo del genere... da non credere. Ma vincere consacra e giustifica qualunque sacrificio. Siamo noi i campioni! Ce l'abbiamo fatta! Quindicesimo titolo europeo per Fossombrone.
Resetto la mente da questa trasferta e riparte la genesi di una nuova sfida.
Altri obbiettivi, altri traguardi da raggiungere. Noi ci siamo e ci saremo sempre...
Alla prossima avventura!
Saluti a tutti,
Federico Vinattieri
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